Reportage in Calabria

Il Rito dei Vattienti
Torniamo in Calabria per studiare e documentare uno degli avvenimenti più forti, incredibili e antichi nel vasto panorama delle manifestazioni popolari e religiose della Settimana Santa: IL RITO DEI “VATTIENTI” che si colpiscono a sangue per penitenza e devozione diventando protagonisti di una Passione personale che si rinnova dal medioevo ai nostri giorni tutti gli anni il Sabato Santo.

Il programma prevede anche uscite per fotografare le “vàllje”, le feste di primavera delle antiche comunità albanesi di Calabria (bellissimi costumi, danze, musica e ottima gastronomia), la Riviera dei Cedri e Diamante, lo stupendo paese dei murales, dove andremo a cercare quello che riproduce la famosa foto della famiglia di Luzzara scattata nel 1953 da Paul Strand (vedi la sezione “cultura della fotografia” in questo sito). Come nostra sede abbiamo scelto il Paradiso: il Grand Hotel San Michele**** di Cetraro (Cosenza). Esclusivo, arroccato sul mare al centro di una grande tenuta, è il luogo ideale per riscoprire i piaceri veri della vita a contatto con la natura. Le incantevoli terrazze panoramiche, il golf, la fattoria, la ricotta appena fatta e la marmellata di cedro, le spiaggie riservate sotto la scogliera raggiungibili con ascensore, le fioriture dovunque, i profumi…
La parte teorica comprende approfondimenti sullo studio del mosso e sulla tecnica dell’open flash. E’ possibile portare il proprio portfolio da far visionare.
Quote di partecipazione: grazie ad una convenzione speciale con la proprietà del G.H. San Michele siamo riusciti a contenere la spesa in soli 530 euro, comprendenti la pensione completa dalla cena dell’ 8 aprile alla prima colazione del 14 aprile e la partecipazione al corso. Per il solo soggiorno la quota è di 370 euro. Supplemento per camera singola 60 euro.

Per iscrizioni: claudio.marcozzi@libero.it

Anticipo di 200 euro da versare mediante bonifico bancario su Cassa di Risparmio di Fermo, ABI 06150 CAB 69660, c/c n. 7128 – oppure con vaglia postale intestato a Claudio Marcozzi, via Pisacane 7, 63017 Porto San Giorgio, AP.

Grand Hotel San Michele tel. 0982 91012, fax 91430

Il Programma

PASQUA 2004 – dall’8 al 14 aprile

giovedì 8 aprile: arrivo dei partecipanti (autostrada SA-RC uscita Lagonegro Nord, quindi statale 18 Tirrenica fino a Cetraro: il Grand Hotel S. Michele è sulla sinistra, qualche chilometro prima del paese). In aereo: Lamezia Terme, richiedere navetta all’Hotel; in treno: stazione di Paola. Ore 19,30: briefing partecipanti e cena di benvenuto.
venerdì 9 aprile: studio e preparazione del reportage. Teoria del racconto fotografico.
sabato 10 aprile: tutta la giornata, realizzazione del servizio.
domenica 11 aprile, Pasqua: giornata a disposizione. Spiaggia, relax e chiacchiere fotografiche.
lunedì 12 aprile: Diamante e la Riviera dei Cedri. Paesaggio, street photography e murales.
martedì 13 aprile: nei paesi di origine albanese per fotografare le “vallje”.
mercoledì 14 aprile: prima colazione e partenza.

Il Paesaggio Terapeutico

Workshop
Un certo tipo di paesaggio si può dire terapeutico perché fa bene a chi lo contempla, a chi lo riproduce in una fotografia ed anche a chi lo può godere solo osservando la foto che avete fatto. Ma come si può trasmettere un’emozione in una immagine? Ci vuole una certa sensibilità: chi non ce l’ha con questo corso potrà acquistarla, chi invece ce l’ha già potrà arricchirla. Una cosa è certa, dopo non sarete più gli stessi, perché i vostri occhi saranno cambiati.

Dalla consuetudine del guardare all’intelligenza del vedere, dallo studio della percezione visiva alla riproduzione delle emozioni attraverso l’interpretazione delle linee, delle forme, dei colori e soprattutto delle luci, verso una iconografia dell’ambiente che non si fermi alla semplice rappresentazione geografica e geologica, ma che faccia anche bene al cuore.

Il paesaggio del Piceno e dei monti Sibillini, con la sua dolcezza, ma anche con la sua asprezza, sottolineato dalla musica giusta, sarà il luogo ideale per produrre insieme immagini che siano come pillole di salute per gli occhi e per il cuore.

Il corso non é attualmente in programmazione ma si può effettuare per gruppi precostituiti di almeno cinque persone.

 

Paesaggi d’autunno

La luce nel paesaggio

Quando un raggio di sole, da un cielo coperto, cade su un vicolo squallido,
è indifferente che cosa tocca: il coccio di una bottiglia per terra,
il manifesto lacerato sul muro, o il lino biondo della testa di un bambino.
Esso porta luce, porta incanto, trasforma e trasfigura.

Hermann Hesse

Fotografare un paesaggio come si fa un ritratto in studio può sembrare un paradosso, ma è quasi la stessa cosa. Si tratta di lavorare con la luce sul soggetto e sullo sfondo per farne risaltare le caratteristiche somatiche (o geologiche), le rughe del terreno, la dolcezza dei declivi, l’asprezza dei solchi. Per sottolineare dei contorni o per dare importanza ai volumi, per precisare le forme o per esaltare la profondità.

Chi lavora in studio può disporre le fonti luminose a suo piacimento, ma la situazione è molto diversa per chi lavora sul “campo”. La fonte di luce è una sola e non sempre disponibile. Bisogna aspettare. Quando il nostro tecnico delle luci ha voglia di lavorare è quasi un Dio, ma se non ha voglia … a nulla valgono le pur copiose dosi di insulti e di imprecazioni. Dobbiamo saper aspettare (e questo aspettare è una grande lezione di umiltà e di vita). Bisogna sapere in anticipo quando ci sarà la luce buona, e a volte neanche conta. A volte la luce passa, scivola, corre, si insinua, si propaga, avvolge, sfuma, va. E con la complice ombra fa risaltare la materia.

In queste situazioni diventa esaltante fotografare il paesaggio, stare all’erta per rubare l’attimo, mentre comunemente si pensa che debba essere una occupazione del tutto rilassante. È proprio in tali circostanze che si manifesta quel non so che di magico che ci consente di trasfigurare piuttosto che riprodurre semplicemente una porzione di territorio. Ed è così che si può catturare l’anima dell’ambiente che ci circonda, che non è altro che il riflesso della nostra anima.
Perché il paesaggio finisce con l’orizzonte, ma comincia dentro di noi.

Il Workshop
Torna l’appuntamento autunnale con il workshop dedicato ai colori e alle luci del paesaggio nella stagione più bella dell’anno. Dalle colline del Fermano fino ai Monti Sibillini è tutto un succedersi di situazioni interessanti per gli obiettivi dei fotografi: la dolcezza dei rilievi, l’asprezza dei calanchi, le coltivazioni, le strade bianche, i boschi, gli incantevoli paesi.
Alterneremo le riprese di documentazione con quelle più creative, sempre sfruttando la luce che pennella i rilievi e da risalto alle caratteristiche naturali del territorio. Le ore di luce diminuiscono (anche per il cambio di orario legale/solare), quindi non sarà indispensabile fare levatacce mattutine o tirar tardi la sera, avendo più tempo per discussioni e visione di immagini. Ampia libertà di lavorare in analogico o digitale, ma si raccomanda vivamente di non dimenticare il cavalletto e il filtro polarizzatore.
Sarà l’occasione per godere uno dei paesaggi più belli d’Italia, un paesaggio terapeutico, visto che gli abitanti di queste zone sono tra i più longevi del nostro paese.

Sede del corso: Country House “La Pavoncella”, in ottima posizione lungo la valle dell’Aso: dall’uscita dell’A14 di Pedaso prendere verso nord (Porto San Giorgio), al semaforo voltare a sinistra (strada provinciale Valdaso) e proseguire per 4 Km (Valdaso di Altidona), l’imbocco per la Country House è sulla destra.

Quota di partecipazione: 420 euro comprendente il workshop e il soggiorno in mezza pensione, dalla cena del 27 ottobre alla prima colazione del 31 ottobre. Acconto di 200 euro da versare tramite bonifico bancario (cin Q abi 06150 cab 69660 CC0171007128) oppure con vaglia postale intestato a Claudio Marcozzi, via Pisacane 7, 63017 Porto San Giorgio. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

iscrizione: claudio.marcozzi@libero.it Leggi tutto “Paesaggi d’autunno”