Da venerdì 3 a domenica 5 luglio 2015 – Docente: Claudio Marcozzi
Patrimonio mondiale dell’Umanità, Arles è una città dalle tante anime. Quella romana, quella provenzale, quella gitana, quella araba, con tante sfumature intermedie che vanno da Van Gogh a Lucien Clergue, fondatore degli incontri internazionali di fotografia.
Della città romana, centro nevralgico lungo la via Aurelia che incrocia il Rodano, conserva tracce imponenti: il Teatro Antico e l’Arena, aperti e funzionanti per spettacoli e corride, e la necropoli degli Alyscamps, oltre a vari elementi sparsi tra cui i resti del foro in Place du Forum e le terme. L’anima provenzale sarà evidente proprio nei giorni del workshop con la serata tradizionale della Pegoulado, la festa del costume e i “gardian” della Camargue con i loro tori. Per l’anima gitana basta citare i Gipsy Kings, mentre quella araba la si ritrova soprattutto nel quartiere della Roquette. Vincent Van Gogh visse qui due anni (1888-1889), abbagliato dalla luce del sud e dai suoi colori violenti e producendo i capolavori che conosciamo. La stessa luce che ha stregato il genio olandese diventerà l’inchiostro dei fotografi che impareranno ad usarla per i propri scopi.
E poi i Rencontres, giunti ormai alla 46a edizione, il più grande e famoso festival mondiale della fotografia. Quest’anno parte il 6 luglio.